L’Aquila, Atri (Te), Lanciano (Ch), Spoltore (Pe), fino ad arrivare anche in Tunisia. Negli oltre trent’anni di lavoro, Sabatino Sichetti, memoria storica di Deco S.p.a., ha partecipato concretamente alla realizzazione di tutti gli impianti di smaltimento RSU dell’azienda.
Oggi, si potrebbe dire, ha parcheggiato definitivamente il suo escavatore, raggiungendo il traguardo della pensione.
“Aver prestato servizio in Deco – ci ha detto – è stato un onore.
Sono entrato con i fratelli Di Zio, quando l’azienda non era ancora un S.p.a. La famiglia Di Zio ha fatto crescere la società ed insieme ad essa noi lavoratori, senza mai perdere il contatto diretto.
Oggi, con il passaggio in Acea, Deco ha fatto un altro importate passo in avanti”.
Come è stato il tuo lavoro in questi trent’anni?
“Ho sempre voluto fare l’escavatorista, anche quando mi hanno proposto di passare alla guida di camion, ho preferito rifiutare e restare a muovere la terra nei cantieri.
Qual è stato il lavoro che ti ha maggiormente gratificato?
Ogni lavoro realizzato mi ha dato grandi soddisfazioni, anche se quello più importante per me è stato la realizzazione della discarica di Colle Cese. Un cantiere su cui ho lavorato dall’inizio alla fine, su più riprese, fino alla chiusura. L’abbiamo gestito con terra giornaliera, alla chiusura abbiamo provveduto alla piantumazione di tutta la superficie. Oggi nessuno direbbe che in quel posto c’era una discarca.
Moltissimi venivano a vedere i nostri lavori, perché abbiamo sempre operato ai massimi livelli, diventando un esempio per gli altri operatori.
Com’è il lavoro dell’escavatorista?
E’ un lavoro bello, che si può fare solo se si ha la testa sulle spalle. Non bisogna mai distrarsi.
Dopo oltre 30 anni di lavoro cosa ti senti di consigliare ai giovani escavatoristi?
Di impegnarsi tanto e soprattutto di spegnere i cellulari. Non servono e sul posto di lavoro fanno perdere la concentrazione.
E adesso che sei in pensione?
Non è facile riempire il tempo che prima dedicavo al lavoro. Di sicuro potrò stare di più con mia moglie e mia figlia.
Allora, buona vita Sabatino.
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